Mentre resta incerta la situazione sulle opere di ristrutturazione del San Domenico, per le quali manca il placet del Comune del progetto, i sindacati rilanciano l’allarme sulla situazione dei lavoratori dello storico albergo taorminese e più in generale sui nefasti effetti della Naspi sul territorio. “Non possiamo nascondere – spiega il segretario regionale aggiunto della Fisascat Cisl Sicilia, il taorminese Pancrazio Di Leo – la preoccupazione per le evidenti difficoltà di ricollocamento dei lavoratori del San Domenico Palace Hotel. L’albergo, come sappiamo, è chiuso, i lavori di ristrutturazione non sono partiti, il Comune non si è ancora pronunciato sul progetto e la riapertura ipotizzata dalla proprietà nel 2019 appare di questo passo una prospettiva sempre più lontana. La maggior parte dei lavoratori del San Domenico ad oggi non è riuscita a trovare impiego in altre strutture e si tratta, ricordiamo, di 35 annuali e oltre 60 stagionali. Auspichiamo chiarezza sulla vicenda del San Domenico e ci auguriamo soprattutto una svolta per queste famiglie che vivono un momento davvero drammatico”.
La questione del San Domenico, di riflesso, accende i riflettori sulla Naspi: “Il vero momento di difficoltà per i lavoratori è adesso – evidenzia Di Leo – perché è terminata la Naspi, sussidio che era stato erogato dallo Stato per soli 3 mesi e cioè per novembre, dicembre e gennaio. I lavoratori sono, quindi, senza un lavoro e di conseguenza privi di un reddito”.
“Gli stagionali del settore turismo – aggiunge Mimma Calabrò, segretario generale Fisascat Cisl Sicilia -, in passato avevano garantiti minimo sei mesi di lavoro continuativo, oggi con le nuove leggi lavorano con contratti a termine di un mese e se va bene rinnovabili per un ulteriore mese. Una condizione che riteniamo assurda e ingiustificabile. E’ evidente, quindi, che occorrono misure concrete ed efficaci in grado di modificare al più presto questa situazione”.
“La verità è che continuiamo ad attendere risposte e misure di intervento efficaci nel turismo da parte del presidente Musumeci – aggiunge Di Leo -. Sono passati già i primi mesi dall’insediamento del Governo regionale ma il turismo sin qui non è stata una priorità, sebbene sia la prima ed anzi unica fonte di reddito per migliaia di persone, tanto più a Taormina e nel comprensorio ionico. Ci aspettiamo risposte anche da Di Maio, se dovessero andare al Governo i Cinque Stelle, perchè a lui abbiamo personalmente consegnato il 20 settembre scorso a Taormina la petizione per la riforma della Naspi. Il tempo delle promesse è finito per tutti, la gente vuole delle risposte concrete”.
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